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Domande Frequenti (FAQ)

1. “Nel caso la fattura non venisse accettata dallo SDI (o rifiutata) e devo quindi procedere con il reinvio, posso utilizzare lo stesso nome file o è necessario inviare con un nuovo nome?”

Il Sistema di Interscambio prevede la possibilità di re-inviare una fattura solamente in caso di scarto (esito NS) oppure di rifiuto da parte del committente quando applicabile (esito NE - EC02). Negli altri casi la fattura eventualmente re-inviata verrà scartata come “Fattura duplicata”. In tutti i casi è sempre possibile emettere nota di credito delle fatture emesse.

Il documento eventualmente scartato potrà essere inviato più volte con lo stesso numero fattura, BC si occuperà di assegnare un identificativo univoco al file inviato.

2. “L’invio delle fatture elettroniche tramite SdI riguarda solo il B2B oppure anche il B2C (fatturazione verso consumatore finale)? Con quali modalità e specifiche?“

“Posso emettere fatture verso soggetti che non hanno PEC o codice destinatario?”

Il tracciato Fattura PA prevede la possibilità di inviare fatture elettroniche indicando come cedente prestatore anche soggetti “persone fisiche” compilando solo il campo CodiceFiscale (rif. 1.4.1.2). In ogni caso è richiesto (e quindi obbligatorio) indicare nell’intestazione del file XML alternativamente uno dei campi PECDestinatario (rif. 1.1.6) o CodiceDestinatario (rif. 1.1.4).

In questi casi si dovrebbe pertanto inserire nel codice univoco il valore “0000000”.

3. “Come avviene la conservazione delle fatture ricevute? La norma prevedere l’indicazione del protocollo tra i metadati utili alla conservazione, come prevedete di superare questa necessità?” “Come e quando avviene la protocollazione delle fatture ricevute?”

Il sistema di conservazione e scambio documenti assegna un proprio protocollo univoco di ricezione ai documenti; successivamente alla contabilizzazione su BC degli stessi viene effettuato l’invio del protocollo contabile pertanto le informazioni sono disponibili e storicizzate sul sistema di conservazione.

4. “Come devono essere gestite le fatture passive provenienti dall’estero?”

Se il fornitore estero si accredita sull’SdI ed effettua l’invio elettronico, il processo sarà speculare alle fatture italiane. In caso contrario, si potrà procedere manualmente secondo le consuete modalità.

5. “E’ possibile effettuare (o ricevere) il rifiuto di una fattura elettronica?”

Solo le pubbliche amministrazioni possono effettuare accettazione e rifiuto dei documenti; in tutti gli altri casi (B2B) è necessario registrare comunque i documenti e successivamente chiedere o emettere una nota credito a storno del documento.

6. “E’ possibile inviare documenti elettronici relativi a clienti esteri?”

Sì, in questo caso è necessario specificare nel campo del codice univoco il valore XXXXXXX, ed è in ogni caso necessario effettuare l’invio cartaceo o tramite posta elettronica della fattura al cliente secondo le consuete modalità. In tutti i casi in cui il cliente o fornitore sia sprovvisto di partita iva, si consiglia di indicare il valore OO99999999999 o 99999999999.

7. “In quale modo viene fornito il codice destinatario?”

Il codice destinatario verrà fornito da Memento in fase di attivazione del servizio, insieme alle credenziali di accesso al portale di conservazione e scambio documenti.

8. “E’ necessario effettuare la registrazione al sito Fatture e Corrispettivi dell’AdE?”

Si consiglia di effettuare la registrazione al portale “Fatture e Corrispettivi” in modo da usare il servizio online “Registrazione della modalità di ricezione delle fatture elettroniche” nel quale registrare il proprio codice univoco. In questo modo lo SdI utilizzerà sempre il codice univoco impostato a prescindere da quanto inserito dal fornitore nel file XML.

9. “In caso di fatturazione differita, quale è il termine per l’invio dei documenti allo SdI?”

L’Agenzia delle Entrate specifica che “Restano valide le regole che consentono di predisporre la c.d. “fattura (elettronica) differita” entro il giorno 12 del mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione, nel rispetto delle disposizioni previste dall’articolo 21, comma 4 lett. a), del Dpr n. 633/72. Dal punto di vista operativo, questa disposizione può consentire all’utente di avere più tempo per predisporre e trasmettere allo SdI la fattura elettronica, fermo restando l’obbligo di rilasciare al cliente – al momento dell’operazione – un documento di trasporto o altro documento equipollente anche su carta.”

10. “Come deve essere popolata la fattura elettronica nel caso in cui si debba procedere con storno di un corrispettivo già comunicato all’AdE tramite registratore di Cassa RT (Registratore Telematico)?”

Si procede popolando i seguenti campi della fattura elettronica, situati in corrispondenza del nodo , con gli estremi dello scontrino:

  • TipoDato

  • RiferimentoTesto

  • RiferimentoNumero

Per consentire l’inserimento degli estremi dello scontrino in corrispondenza dei suddetti campi, sulle righe della fattura, generata in sostituzione del corrispettivo, riportare i dati nella colonna “Dati Aggiuntivi Doc. Elettronico” (per maggiori dettagli si rimanda alla sezione “Gestione Altri Dati Gestionali”)

**11. “Come invio una fattura ad un cliente che gestisce il solo canale PEC di ricezione dei documenti?”

In questi casi è necessario utilizzare nel codice univoco il valore “0000000”, e specificare la PEC nell'apposito campo dell'anagrafica cliente.